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LA FEBBRE               (a cura del dott.  ............................)
La febbre è un aumento della temperatura del corpo che la porta a superare i 37°C se misurata all'ascella o i 37,5°C se misurata nel retto o nell'orecchio.
La temperatura può variare da persona a persona e, soprattutto nei bambini, può aumentare in seguito a sforzi, ingestione di pasti o bevande calde, riscaldamento eccessivo dell'ambiente, pianto. Un rialzo della temperatura, in tali condizioni, va quindi ricontrollato.
E' importante ricordare che la febbre di per sé non è una malattia, ma una reazione del corpo all'attacco della malattia.

Uno sguardo d'insieme

E' necessario osservare il bambino nel suo complesso, rispondendo a queste domande:
~        è vivace?
~        ha appetito?
~        ha voglia di giocare?
~        piange continuamente?

E' necessario cercare altri segni, spesso più significativi della febbre:
~        respirazione difficile;
~        tosse;
~        dolore alle orecchie;
~        dolori all'addome;
~        vomito o diarrea;
~        macchie sulla pelle.

Che cosa deve fare il genitore?

Nella maggior parte dei casi possono passare 24 ore prima che si manifestino i disturbi sopra indicati o altri ancora, che possono indirizzare il pediatra verso una cura più mirata. Nell'attesa è bene che i genitori diano sollievo al bambino seguendo poche regole:

~        dare bevande come acqua, tè deteinato o camomilla zuccherati, a temperatura ambiente, a piccoli sorsi, a volontà;
~        non coprire il piccolo in maniera eccessiva: vestiti leggeri permettono al corpo di traspirare e disperdere calore;
~        non forzare il bambino a mangiare; somministrargli, se vuole, piccoli pasti con alimenti facilmente digeribili.

Ouando usare medicine?

E' opportuno somministrare un farmaco antipiretico al bambino se la febbre gli causa malessere oppure supera i 38,5°C all'ascella o i 39°C nel retto o nell'orecchio.
Febbri di lieve entità, soprattutto in un bambino non sofferente, non richiedono medicinali, che possono, sia pur raramente, essere causa di effetti collaterali.
Il farmaco di primo impiego è il paracetamolo, da somministrare preferibilmente per bocca, in quanto è meglio assorbito e più adeguato al peso del bambino (la supposta è un'alternativa in caso di vomito o di rifiuto delle altre preparazioni).

       peso (in kg)        sciroppo (mL)       supposte (mg)        compresse (mg)
           5-10                  3-5                          1 da 125
          11-16                 6-8                          1 da 250
          17-22                 9-11                        1 da 250
          23-28                12-14                       1 da 500
          29-34                 15                           1 da 5OO                   1 da 330
          più di 35                                                                             1 da 5OO

Le dosi possono essere ripetute anche ogni sei ore se la febbre ritorna alta e fa star male il bambino.


Ouando consultare il pediatra?

~        Se il bambino ha pochi mesi, con urgenza se ha meno di tre mesi di vita;
~        se il piccolo presenta altri disturbi particolari, come difficoltà a respirare, collo rigido, sopore, stato confusionale, convulsioni;
~        se la febbre persiste per più di 24 ore;
~        se la febbre supera i 40,5 °C e non scende col paracetamolo.

Quando si parla col medico occorre riferire:

~        l'età del bambino;
~        la temperatura misurata con un termometro idoneo;
~        la durata della febbre;
~        eventuali altri disturbi;
~        i farmaci somministrati;
~        se il bambino è stato in contatto, nei giorni precedenti l'inizio della febbre, con persone ammalate.
Testo provvisorio dimostrativo. Al più presto sarà sostituito dal testo definitivo curato da un collega.