FIMP Calabria

I pidocchi sono insetti di colore grigio-biancastro. Di solito vivono sui capelli e si cibano di sangue. pungendo il cuoio capelluto dove depositano un liquido che provoca prurito. Si riproducono attraverso le uova (lendini).

Come sì prendono?

Ci si contagia sia per contatto diretto sia indiretto (scambio di pettini, cappelli, salviette, sciarpe, cuscini). [infezione, chiamata pediculosi, non è indice di cattiva igiene.

Come si manifesta?

Si manifesta con un intenso prurito al capo. Per essere certi che si tratti di pidocchi, bisogna osservare se all'altezza della nuca e dietro e sopra le orecchie sono presenti i lendini. visibili a occhio nudo. Sono allungati. traslucidi, grandi come una capocchia di spillo, di colore bianco o marrone chiaro. Bisogna stare attenti a non confondere i lendini con la forfora, I lendini sono tenacemente attaccati al capello mediante una particolare sostanza adesiva, mentre la forfora è facilmente eliminabile con il pettine.

Come si cura?

Un trattamento scrupoloso risolve facilmente la pediculosi. anche se non garantisce da future reinfestazioni perché nessun prodotto ha un effetto preventivo.

~ applicare sui capelli il prodotto specifico antiparassitario consigliato dal pediatra;

~ cercare di sfilare i lendini rimasti con le mani o con un pettine a denti molto fitti: dopo aver sciacquato i capelli con aceto bianco, pettinare con cura ogni ciocca partendo darla radice e applicare per 30-60 minuti un asciugamano bagnato con la stessa soluzione;

~ ripetere il trattamento completo ogni 7-10 giorni per almeno un mese;

~ disinfettare i cappelli, le lenzuola, gli abiti e i pupazzi di pezza: lavarli in acqua calda oppure a secco oppure Iasciarli all'aria aperta per 48 ore (i pidocchi, non più a contatto con il cuoio capelluto, muoiono):

~ lavare accuratamente pettini e spazzole, immergendoli in acqua calda per dieci minuti o lavandoli con uno shampoo antiparassitario.

Come evitare di trasmettere la pediculosi?

~ Evitare di scambiare oggetti personali (pettini, sciarpe, cappelli, spazzole, salviette);

~ evitare di mescolare i capi di vestiario del bambino con quelli altrui (chiedere che a scuola, in piscina e in palestra siano assegnati, se possibile, armadietti personali);

~ accertarsi che non ci siano lendini controllando periodicamente i capelli dei bambini (soprattutto la nuca e dietro le orecchie), specie se vanno a scuola o si grattano la testa.

quando può tornare a scuola?

Se si esegue scrupolosamente la terapia sopra riportata, il bambino può tornare a scuola il mattino dopo il primo trattamento (con il certificato del medico curante).